Concorso d'idee: III Classificato

Il nuovo “Parco Centrale” è un parco alla ricerca del proprio spirito identitario, del proprio Genius Loci.
La proposta ha l’ambizione di suggerire un percorso di crescita e di scoperta delle origini, dei limiti e delle potenzialità dell’area. Partendo da questi elementi l’obiettivo del progetto è di far risuonare l’area come un nuovo potente elemento di attrazione naturale.

Ma “naturale” è un concetto liminale tra la sfera culturale e umana e quella ambientale ed ecologica: un campo coltivato è comunque naturale? Porzioni di una natura diversa, guidata - più o meno saggiamente - dall’essere umano, il quale genera forme d’ordine leggibili. 

Ne deriva l’incontro e scontro tra una natura antropizzata, ordinata e prevedibile e una natura spontanea, incontrollata, le cui regole risultano ancora largamente incomprensibili: l’ordine della natura ci appare come disordine.

Chiave di lettura e trait d’union tra le due nature è il mutamento capillare che scorre come linfa e coinvolge ogni elemento del paesaggio: foglie e fiori, steli e rami, macchie e boschi. Si tratta di una trasformazione che si manifesta attraverso i fili invisibili del succedersi delle stagioni, così come mediante la cura instancabile dell’essere umano per il proprio territorio.

Il progetto è dunque un percorso alla scoperta della Natura come origine primaria di tutti i luoghi; con la sua capillarità, le sue forme, le sue ripetizioni, le sue somiglianze, le sue multiscalarità, le sue biodiversità: valori eterni e positivi che danno all’uomo il senso di pace e di serenità.

Partendo da tali caratteri che connotano lo spazio del parco, il progetto si addentra nei meandri compositivi del concetto delle “due nature” declinando le sfaccettature più impensate e restituendoci delle “immagini” correlate tra loro con semplicità e spontaneità.

Insieme a Giulio Zanella\ arc. del paesaggio e Lucia Bossi\ arc.