Il Giardino degli Alberi Custode
PROGETTO PER IL RICORDO DEI MORTI E PER IL RACCONTO DEI VIVI NATO IN SEGUITO AL COVID-19
L’idea
Il design del progetto nasce come manifestazione concreta della filosofia di Alberi Custode: un giardino commemorativo che abbraccia il concetto di Vita in tutta la sua interezza.
La forma
Le forme del progetto ricalcano metaforicamente gli anelli presenti nel tronco di un albero: testimoni costanti dello scorrere del tempo, raccontano silenziosamente il vissuto del loro proprietario - gli inverni più miti, le ferite inferte, i cambiamenti; una ricchezza che, come in una danza degli opposti, viene svelata nella sua totalità solo nell’istante in cui l’albero non esiste più, quando cioè viene tagliato.
Un legame continuo, circolare, infinito - quello di nascita e morte - che coinvolge tutti noi esseri viventi nell’unicum chiamato Vita.
Il Giardino degli Alberi Custode ha proprio questo, come obiettivo: celebrare la Vita.
L'iniziativa, il parteneriato, e le specifiche del progetto le trovate all'interno del sito - in costruzione
A cura di ALMA.THI
Ideato da: Dott.ssa Giovanna Calapai (ALMA.THI) e Dott.ssa Francesca Marchegiano (16SEI)
In collaborazione con: Arch. Francesca Coppola e Arch. Stefano Melli (Studio P432), Dott.ssa Maria Angela Gelati (Il Rumore del Lutto)
Con il patrocinio di: Master Death Studies and End of Life - Università degli Studi di Padova, Boschi Vivi, Il Rumore del Lutto, Scuola Italiana Cantastorie
2020
In corso



