Come irrigare le nostre piante senza sprechi
Hai appena realizzato il tuo nuovo impianto di irrigazione e vorresti regolarlo in modo da irrigare il tuo giardino con il giusto quantitativo d’acqua. Ma cosa significa irrigare il giusto?
Sapevi che ogni anno per irrigare un giardino si consuma quasi il triplo dell’acqua necessaria al reale fabbisogno delle piante?
Non solo è da condannare lo spreco d’acqua, un bene tanto prezioso, ma irrigare più del dovuto comporta anche un maggior dilavamento delle sostanze nutritive, può essere letale per le piante, è uno spreco di tempo e inevitabilmente di soldi.
Dunque, come realizzare un impianto di irrigazione senza sprechi?
Perché irrigare
Può sembrare una domanda banale, ma perché dobbiamo irrigare i nostri giardini se in Natura, nessuno lo fa, esclusi gli eventi climatici? Non potrebbe bastare la sola pioggia?
La risposta è NI.
Innanzitutto un orto, un giardino e ancor più un balcone o un terrazzo, sono ambienti artificiosi in cui andrai a selezionare delle piante da far convivere insieme.
Soprattutto in uno spazio ristretto e artificiale come quello del vaso, dove la resilienza è più debole, l’intervento umano è indispensabile e di conseguenza capire quanto annaffiare è di vitale importanza per il futuro della pianta.
Per questo l’ideale è quello di optare il più possibile per un Giardino in Equilibrio dove un approccio più sinergico permette di ridurre di molto il continuo impiego esterno di acqua e nutrienti:
diminuendo la lavorazione del terreno, aumentando la sua frazione organica e soprattutto scegliendo le piante giuste per il posto giusto, potrai ridurre il consumo d’acqua fino a dieci volte, anche nelle piante in vaso con i giusti accorgimenti.
Conosci il punto di partenza
Prima di affrontare qualsiasi tipo di progettazione devi conoscere il tuo punto di partenza.
Soprattutto se vuoi realizzare un impianto di irrigazione sostenibile e senza sprechi, devi conoscere le caratteristiche climatiche del tuo spazio (la media delle temperature, l’umidità locale, i venti e l’esposizione), la capacità di drenaggio del terreno e soprattutto di quanta acqua necessitano le piante che andrai ad inserire.
Cerca il più possibile di assecondare la naturale inclinazione dell’ambiente in cui ti trovi se vuoi avere un giardino sano e felice.
Quanto irrigare, quando irrigare e dove irrigare?
In termini teorici, per sapere quanto irrigare bisognerebbe conoscere il quantitativo di acqua emessa attraverso la traspirazione e l’evaporazione (due processi naturali che fanno sì che la pianta e il terreno perdano acqua sottoforma di vapore acqueo) e compensare con l’irrigazione.
Questo sistema in Natura è già in equilibrio poiché la pianta ha scelto l’ambiente più consono alle sue esigenze e viceversa.
Ma può capitare un periodo di siccità particolarmente intenso, magari proprio quando si va in vacanza o che alcune delle tue piante abbiano esigenze specifiche.
In questo caso il consiglio è sempre quello di imitare la natura.
L’acqua permea lentamente ogni strato solo dopo aver saturato quello precedente.
Questo ci insegna che bagnare tante volte e poco causerà una crescita superficiale delle radici (è lì che cercheranno di più l’acqua che non ha fatto in tempo a penetrare più in basso) rendendo le piante più bisognose dei nostri interventi.
Un’irrigazione saltuaria e abbondante invece fa sì che l’acqua scenda ben in profondità e in caso di avversità la pianta troverà qui più garanzie di sopravvivenza.
Quale impianto di irrigazione utilizzare
Sul mercato esistono le attrezzature più disparate per soddisfare ogni esigenza. Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, ti basta sapere che alcuni accorgimenti possono ulteriormente ottimizzare il tuo impianto di irrigazione e migliorarne la sostenibilità. In particolare:
- Irrigazione a goccia e irrigazione interrata: l’irrigazione a goccia ha il beneficio di portare la giusta quantità d’acqua a ciascuna pianta.
Inoltre, con i più recenti sistemi di irrigazione sotterranea, una rete di tubi interrati rilascia l’acqua direttamente in prossimità delle radici, attraverso un efficiente sistema capillare.
- Centraline, programmatori e sensori: anche in un ambiente tanto naturale, la tecnologia smart può venire in nostro aiuto. Sistemi di controllo, collegati a sensori di umidità e pioggia garantiscono un’irrigazione efficace e attenta alle condizioni meteorologiche locali
- Regolatori di pressione: controllare la pressione in uscita permette di risparmiare fino al 70% di acqua che altrimenti verrebbe sprecata
- Valvole di ritegno: trattengono l’acqua a fine ciclo, evitando di disperderla nel terreno
- Testine efficienti: riducono tempi di irrigazione permettendo un minor consumo d’acqua per tempo di impiego
Conclusione
Per creare un impianto di irrigazione sostenibile hai visto che ciò che serve è:
- Osservare la Natura che ti circonda e il suo modo di funzionare
- Adottare piccoli accorgimenti tecnici che permettono di risparmiare ed evitare sprechi
Ma soprattutto
- È indispensabile studiare attentamente le condizioni di partenza per preparare un progetto che sia esso stesso sostenibile ed efficiente, altrimenti, per quanti accorgimenti potrai adottare, ti ritroverai sempre a dover rattoppare le falle di un sistema disequilibrato
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